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Cultura e fashion

Scultura che parla senza parole: L’arte ucraina nel cuore di Milano

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L’arte ucraina nel cuore di Milano

Nel cuore della Milano artistica, tra le storiche mura del rinomato Liceo Artistico di Brera, si è svolto di recente un evento storico: la prima mostra in Italia dello scultore ucraino Oleksandr Lidagovsky in un’istituzione educativa prestigiosa.

In un momento in cui l’Ucraina lotta per la propria libertà, l’arte ucraina non tace. Parla con il linguaggio della forza, della dignità e della luce interiore. È proprio questo il messaggio trasmesso dalla mostra e dal workshop creativo di Oleksandr Lidagovsky, che hanno unito esposizione artistica, dialogo aperto con gli studenti, scambio di pensieri e riflessioni.

«L’arte non si ferma neppure sotto il suono delle sirene» — non è solo una frase. Le sculture di Lidagovsky, realizzate attraverso l’unione di carta e metallo, ne sono una prova viva. In ciascuna di esse si cela una metafora di fragilità e forza, vulnerabilità e incrollabilità — qualità che il popolo ucraino dimostra ogni giorno.

La mostra è stata inaugurata dalla direttrice del Liceo Brera, Emilia Amorante, che ha sottolineato la profondità e la sincerità delle opere esposte. «Ho lavorato come archeologa a Pompei e so riconoscere l’arte autentica. Le opere di Oleksandr non sono solo estetica, ma hanno un peso culturale e un valore storico», ha dichiarato.

Presente all’evento anche la rappresentante del Consolato Generale d’Ucraina a Milano, Valeriia Zots, che ha evidenziato come questa mostra rappresenti un atto di diplomazia culturale: «L’arte oggi è la nostra voce nel mondo. Siamo grati all’Italia per l’apertura e il sostegno alla cultura ucraina».

Lo scultore ha presentato opere create dopo l’inizio della guerra — in esilio. Nel Regno Unito è diventato membro onorario della Royal Society of Artists, ha esposto a Londra, alla Biennale di Lucca in Italia, e si sta preparando per una nuova installazione negli Stati Uniti.

«Ho perso il mio studio, ma non ho perso il senso di creare», ha detto l’artista durante l’incontro. «Nei momenti più bui, l’arte ha il potere di portare luce, di ricordare la giustizia e la dignità».

La seconda giornata dell’evento è stata dedicata al workshop: gli studenti hanno posto molte domande, trovandosi in una fase di ricerca personale e artistica. È stata una giornata di dialogo vivo, di collaborazione e — senza dubbio — un’esperienza memorabile, sia per gli studenti che per l’artista stesso.

Le curatrici della mostra, Anna Maria Fazio e Floriana Cinicolo, l’hanno definita “una lezione sulla forza dell’arte”. E così è stato davvero: una lezione non tratta da un manuale, ma dalla vita — sulla resilienza, la libertà e la fede che anche nei tempi della distruzione si possa creare bellezza.

📍 La mostra è visitabile fino al 30 maggio 2025
Liceo Artistico di Brera, via Camillo Hajech 27, Milano
Dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 14:00

Il progetto è stato realizzato con il supporto delle associazioni VITAWORLD e Ukraine Più Milano APS, sotto il patrocinio del Consolato Generale d’Ucraina a Milano.
Curatori: Anna Maria Fazio, Floriana Cinicolo, Giancarlo Sammito
Team del progetto: Annarita Ferrari, Silvia Testa, Valentyna Bilan.

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Cultura e fashion

Festival del Libro Ucraino a Milano

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Festival del Libro Ucraino a Milano

14 giugno 2025

Organizzato da: Associazione culturale “Ucraina Più – Milano APS”,

nell’ambito del progetto “Ukraina Più – Milano”

Per la prima volta a Milano – un festival che apre all’Europa la forza della parola ucraina.
Il 14 giugno 2025 si terrà a Milano il Festival del Libro Ucraino – un evento che mira a riunire autori, editori, lettori e istituzioni culturali attorno alla letteratura ucraina contemporanea.
Non è solo una mostra di libri. È uno spazio vivo dove nascono dialoghi, idee, incontri, e dove la cultura ucraina risuona forte, sicura e luminosa nel cuore dell’Europa.
Programma:
– esposizione dei libri della letteratura contemporanea ucraina ed italiana
– esposizione “Promessi sposi” illustrati dagli artisti contemporanei ucraini ed italiani
– incontri con gli autori ed editori
– tavole rotonde
– area bambini con attività letterarie
– spazio artistico
– zona caffè e networking informale
A chi è rivolto il festival?
– Alla comunità ucraina in Italia
– Ai lettori italiani che vogliono scoprire l’Ucraina
– A biblioteche, case editrici, giornalisti, insegnanti e a tutti gli amanti dei libri
Il nostro obiettivo:
Sostenere l’editoria ucraina in tempo di guerra. Far conoscere al pubblico europeo una letteratura profonda e sfaccettata. Creare una piattaforma viva di dialogo culturale.
Ingresso gratuito
14 giugno 2025, dalle 14:00 alle 19:00
Villa Scheibler, Via Felice Orsini 21, Milano

Per collaborazioni, partecipazioni o accrediti stampa: ucrainapiu.milano@gmail.com

UCRAINA PIÙ – MILANO APS
Biblioteca “Ukraina Più – Milano”
Via Maria Drago 3, Milano
ucrainapiu.milano@gmail.com
www.ucrainapiumilano.org

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Cultura e fashion

Sheraton Milan San Siro – Fashion Globus Ukraine

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VITAUKR

La moda che parla: come studenti ucraini e italiani hanno creato bellezza attraverso Fashion For Freedom a Milano

Collezioni cucite da studenti ucraini sotto i bombardamenti e durante le evacuazioni sono state presentate sulla passerella milanese. Questa serata non è stata solo una sfilata di moda, ma un simbolo di resistenza, solidarietà e forza della cultura ucraina.

Gli studenti-designer ucraini, insieme ai loro colleghi dei licei artistici milanesi, si sono uniti per creare un evento congiunto – non solo una sfilata di moda, ma un dialogo artistico vivo. Hanno fatto la storia attraverso la moda – sulla passerella di Milano, nell’ambito del progetto Fashion For Freedom, che è diventato una voce di resistenza, resilienza e solidarietà internazionale.

Quando la moda nasce sotto le bombe

Le collezioni create dagli studenti del Collegio Professionale dell’Industria della Moda di Leopoli, del Collegio Tecnico di Odessa e una collezione collettiva di Fashion Globus Ukraine, realizzata da studenti di dieci college di moda di tutto il Paese, sono diventate il cuore della sfilata a Milano. Queste collezioni sono state realizzate in condizioni estremamente difficili, ed è proprio questo che ha conferito loro una profondità e un significato speciali.

Mentre il mondo si prepara alle stagioni della moda, gli studenti ucraini creano collezioni nei rifugi, nei dormitori bui, al suono delle sirene. Alcuni cuciono i vestiti letteralmente in ginocchio – senza luce, senza la certezza di poter finire il lavoro. Ma proprio questi capi sono diventati parte delle collezioni presentate sulla passerella milanese.

“Abbiamo imparato a tagliare alla luce del telefono, ci svegliavamo non con la sveglia, ma con le esplosioni. Ma forse è proprio per questo che questi capi non sono solo tessuti. Respirano delle nostre emozioni”, racconta Anastasiia, studentessa di Kharkiv, che ha partecipato alla collezione collettiva.

Non è romanticismo – è la realtà quotidiana, in cui la creatività è diventata un modo per sopravvivere. Ed è per questo che alla sfilata Fashion For Freedom all’hotel Sheraton Milan San Siro, il pubblico ha visto non solo vestiti – ma storie.

Fashion For Freedom: il linguaggio dell’abbigliamento come linguaggio della resistenza

“Fashion For Freedom non è solo un’iniziativa artistica. È la nostra risposta alla guerra. Abbiamo capito che non possiamo restare in silenzio, mentre intorno a noi si distruggono cultura e vita. Abbiamo deciso che parleremo attraverso la moda – di dignità, dolore, speranza e di coloro che creano anche sotto le sirene”, racconta Natalia Sasina, fondatrice del progetto e presidente delle organizzazioni VITAUKR e VITAWORLD.

“L’arte e la moda sono anch’esse un fronte. Fashion For Freedom è il nostro modo di raccontare al mondo la verità sulla guerra e di opporre resistenza culturale”, aggiunge.

La collaborazione con il liceo artistico Brera di Milano ha aggiunto una profondità interculturale al progetto. Le studentesse italiane non solo hanno creato i propri modelli – hanno sfilato insieme alle ragazze ucraine. È stato un sincero atto di sostegno, rielaborato attraverso l’abbigliamento, che è diventato un linguaggio comune.

“Non insegniamo solo il design. Insegniamo empatia e la capacità di creare dialogo attraverso l’arte”, ha sottolineato la direttrice del liceo Brera, Emilia Ametrano.

“Sosteniamo l’Ucraina non solo per rispetto verso il suo popolo. Comprendiamo che questa lotta è anche per i valori europei”, ha affermato nel suo intervento Diana De Marchi, rappresentante del comune di Milano.

Fashion For Freedom non riguarda una sola serata o una sola sfilata. È uno spazio di interazione continua, dove studenti, insegnanti, artisti e attivisti di diversi Paesi si uniscono per parlare delle cose importanti attraverso la creatività. Dimostra che la moda può essere non solo arte o business, ma uno strumento di comprensione, sostegno e dialogo tra i popoli – un linguaggio che viene compreso anche da chi non parla la tua lingua.

Un altro passo – insieme

Dopo la sfilata, i visitatori non avevano fretta di andarsene. Alcuni osservavano i vestiti in silenzio, altri si facevano fotografare con gli studenti, altri ancora stavano semplicemente fermi con le mani tremanti. Per molti è stato il primo incontro con l’Ucraina – non attraverso le notizie di guerra, ma attraverso storie di vita trasformate dall’arte: vive, aperte, forti nella loro vulnerabilità.

La resilienza ucraina, l’arte e il potenziale umano hanno profondamente colpito gli italiani. Sono stati toccati non solo dai modelli, ma anche dalle storie dietro ogni capo. Per il pubblico italiano, è stato un momento di riconsiderazione: nella moda hanno visto non lo sfarzo, ma la dignità umana, non uno show, ma la voce di chi sopravvive e resiste.

Quella serata è diventata un momento di profonda rinascita – quando l’arte supera le barriere linguistiche e ti permette di sentirti parte di una storia europea condivisa.

Oggi, queste ragazze creano i loro abiti in condizioni in cui intorno esplodono razzi e la luce è un lusso. E domani, potranno creare non solo nuovi vestiti, ma anche una nuova realtà – più consapevole, aperta e radicata nell’esperienza di chi ha resistito.

Valentyna Bilan

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Cultura e fashion

Estate al Castello 2025: Cultura, musica e cinema sotto le stelle al Castello Sforzesco di Milano

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Dal 10 giugno al 17 settembre torna “Estate al Castello”, la rassegna culturale estiva di Milano nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco. Un programma ricco con musica, teatro, danza, cinema e grandi nomi della cultura italiana e internazionale. Accessibilità, eventi gratuiti e arte per tutti al centro dell’edizione 2025.

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Tendenza

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