Il difensore, richiesto dai bianconeri che hanno l’ok del Milan, non ha ancora dato la sua risposta. Ecco cosa sta succedendo

Vi siete chiesti perché Pierre Kalulu non ha ancora detto di sì alla Juventus? Non gli piace il club, non si fida di Thiago Motta, teme di finire in una squadra meno competitiva? A quanto pare, niente di tutto ciò. In una telefonata con Thiago Motta, il difensore del Milan ha apprezzato la stima che c’è nei suoi confronti e ha ribadito di non avere preclusioni nei confronti della Juventus. Ma, allora, perché non accetta? A chiudere la trattativa manca solo il suo assenso. Il Milan ha già trovato un accordo con la Juventus e la formula proposta sarebbe quella del prestito con diritto di riscatto. E proprio qui nasce il problema. Kalulu non vuole andare in prestito alla Juventus, soprattutto se c’è solo un “diritto” di riscatto e non un “obbligo”.

Le richieste di Kalulu

Ha chiesto, sia al Milan che alla Juventus, di concludere l’operazione a titolo definitivo, perché non vuole correre il rischio di trovarsi tra un anno nella stessa situazione di incertezza, con un prestito da rinnovare e la possibilità di non restare alla Juve, non tornare al Milan e finire in una terza squadra. Quindi: o titolo definitivo o niente. Ma la Juventus non può prenderlo a titolo definitivo, perché non vuole investire in quel ruolo durante questo mercato. A questo punto, la Juventus potrebbe modificare la formula del prestito con qualche garanzia in più per la permanenza di Kalulu oppure cercare un altro difensore. E Giuntoli si sta già muovendo.