Italia
Regionali, Rosson (Indipendenza): “Noi siamo la destra, sociale”
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GENOVA – Alessandro Rosson, candidato alla presidenza di Regione Liguria con Indipendenza, il movimento che fa capo a Gianni Alemanno, lancia la propria candidatura da “destra sociale”. E il primo attacco è rivolto proprio al centrodestra e a Marco Bucci. “Questo centrodestra non è più un centrodestra ma un centro, tutti i valori della destra non si ritrovano più – spiega Alessandro Rosson a Primocanale -. La mia candidatura va in quest’ottica, il centro di Bucci e il centrosinistra di Orlando sono la faccia della stessa medaglia. Noi invece siamo diversi: siamo una destra sovranista, una destra sociale e il nostro slogan è: “padroni a casa nostra”. La destra ha abbandonato tutto questo”.
Rosson, le sue parole però ricalcano quello che è stato detto in questi anni da Lega e Fratelli d’Italia. Qual è la differenza?
“Molto hanno promesso, Salvini e Meloni, ma non hanno mantenuto e si sono allontanati dalla politica di destra. I dati Istat ci dicono che abbiamo perso 15 mila posti di lavoro, che con lo stallo del patto di stabilità c’è un buco della sanità in Liguria di 232 milioni di euro. Il centrodestra inoltre è diventato filo Nato e prende ordini dagli Americani. Noi invece prendiamo ordini solo dai cittadini”.
Quali sono i principi, i punti centrali del vostro programma?
“Noi puntiamo su tre cose: onestà, trasparenza nell’assumere decisioni e competenza. Noi non siamo quelli invitati sugli yacht e le persone non le incontriamo lì ma nei bar, oppure ci fermiamo per strada, stringiamo mani e ci mettiamo la faccia, pulita e onesta. Siamo tutte persone incensurate”.
Rosson, lei gestiva a livello organizzativo e legale la segreteria dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale. Come sono andati questi anni?
“Io ho notato che funzionava poco, anche se mi occupavo di pratiche della gestione legale. Si è promesso molto ma è stato prodotto molto poco. Io posso promettere il massimo impegno, non verrò mai corrotto e non ruberò mai un euro dei cittadini liguri”.
Quali sono i temi fondamentali su cui si concentrerà maggiormente? La sanità? Pubblica o privata?
“Per noi la sanità è al primo posto, puntiamo su quella pubblica anche se non siamo contro la privata, siamo contro queste liste d’attesa e siamo per l’abolizione secca di Alisa. Così evitiamo qualsiasi fraintendimento. Oltre alla sanità altri temi importanti sono la sicurezza, i trasporti, la scuola.
Al centro del dibattito politico le infrastrutture e le grandi opere, qual è la sua visione su questo?
“Le infrastrutture sono fondamentali per la Liguria, le grandi opere vanno fatte ma fa ridere lo scontro che c’è tra Orlando e Bucci perché non hanno fatto nulla, nessuno dei due. Si sanno solo rimpallare le responsabilità, ci sono le carte e ci sono i progetti ma non viene realizzato niente”.
Perché votare per Alessandro Rosson di Indipendenza?
“Chiediamo il voto agli elettori di destra che non sono più rappresentati e a chi non vuole più recarsi alle urne”.
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Italia
Vince Liguria risponde a Sanna: “Vittima della sindrome capogruppo Pd”
L’intervista rilasciata a Primocanale dal neo capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale Armando Sanna ha scatenato la reazione del gruppo consiliare Vince Liguria, di cui Marco Bucci è il padre fondatore. L’ex sindaco di Sant’Olcese ha ipotizzato il rischio commissariamento per la Regione, che potrebbe concretizzarsi sul buco della sanità, “di oltre 250 milioni di euro”. La risposta di Vince Liguria non si è fatta attendere, ed è stata inviata direttamente a Primocanale.
Sanna a Primocanale: “La Regione rischia il commissariamento (sulla sanità)”
Di quale sindrome soffre Sanna?
“Anche Armando Sanna è vittima della sindrome del capogruppo Pd. Appena ricoprono quel ruolo, anche le persone solitamente serie iniziano a straparlare e ad andare in cerca di brutte figure. Leggendo la sua ultima intervista basterebbe già un passaggio a capire che non riflette prima di fare dichiarazioni. Come possa un dirigente del Pd, partito che ha fatto piazza pulita di ogni alleato, da sempre espressione di ferrea militanza politica, dare lezioni di civismo a Marco Bucci, specie con il largo successo delle due liste del presidente, è davvero incomprensibile” si legge nel comunicato di Vince Liguria.
Botta e risposta sulla sanità: parlerà il tempo
Il neo gruppo consiliare nato dal progetto già in atto di Vince Genova, trasferitosi in Regione, sferza l’attacco a Sanna, dopo aver ascoltato e letto l’accusa sulla gestione sanitaria. “Il peggio però il capogruppo dem lo dà quando parla di sanità senza cognizione di causa. Per dimostrare un presunto fallimento di una giunta che non ha neppure iniziato a lavorare, usa come esempio il recente sciopero del personale sanitario indetto a livello nazionale e proclamato principalmente per rivendicazioni salariali. È la dimostrazione plastica che Sanna non sa di cosa parla oppure confonde di proposito le cose mistificando la realtà, che semmai conferma ancora una volta come buona parte delle problematiche della Sanità non derivino da questioni regionali” prosegue il comunicato. Arriva poi l’invito, che suona quasi come un avviso “minaccioso”, di ricordarsi (Sanna) le cose dette. “Gli annunci sul presunto buco della Sanità e sull’ancor più presunto commissariamento, l’ironia sull’entità del disavanzo, quando i fatti lo smentiranno”.
Vince Liguria punta su Sanna candidato sindaco di Genova
Dall’attacco all’analisi mancata della sconfitta, con un’ironia postuma, quella che guarda già alle Comunali di Genova. “Per il momento ci conforta vedere che la capogruppite che lo ha colpito gli impedisce anche una seria analisi della sconfitta subita. Addossa ogni responsabilità al poco tempo a disposizione di Orlando, sceso in campo a maggio rispetto all’annuncio della candidatura di Bucci a un mese dal voto. Auguriamo a Sanna di essere indicato quanto prima come candidato sindaco, autorevole come lo è stato Orlando, e di fare una bellissima campagna come l’ha fatta lui” chiosano da Vince Liguria.
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