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Scintille tra Bucci e Orlando all’Expo della Fontanabuona

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LIGURIA – Nervi tesissimi all’inaugurazione dell’Expo Fontanabuona tra i candidati alla presidenza di Regione Liguria Orlando e Bucci che si sono incrociati tra gli stand. Bucci ha chiesto tra l’altro conto a Orlando della cena elettorale a Milano dicendogli “da te non me lo sarei aspettato”. “Ho consensi anche fuori dalla Liguria” ha risposto Orlando che poi ha accusato Bucci di non farlo parlare. Bucci ha quindi avvicinato di nuovo Orlando che gli ha detto di non volere litigare, ma il sindaco ha voluto puntualizzare come siano state dette “cose non vere sulla diga di Genova e ne risponderai”. Parole a cui Orlando ha risposto: “lo ha detto Salvini che è in ritardo”. A quel punto l’ex ministro si è allontanato e Bucci gli ha detto che “è maleducato.

Il riferimento di Bucci è alla cena elettorale programmata per il 9 ottobre a Milano, nella Casa degli Artisti, organizzata dal circolo pd di Milano. Per partecipare è previsto un contributo di 250 euro.

Così in serata il commento a freddo di Bucci. “Ho visto il video di Andrea Orlando e sono rimasto impressionato per i segni della mia aggressione, per gli occhi tumefatti dallo stu0pore che gli ho provocato, per le cicatrici inferte dalla barbara sorpresa per cui sta ancora tremando. L’unica cosa su cui non sono d’accordo è il riferimento ai bulletti da terza media. Il comportamento di Orlando mi sembra più da asilo Mariuccia, con quell’aria da ‘ce lo dico alla maestra’”. Il candidato presidente Marco Bucci replica così al video diffuso dal candidato del centrosinistra. D’altra parte capisco che in tanti anni che fa politica – aggiunge Marco Bucci – non gli sia mai capitato di parlare a quattr’occhi con un avversario che gli chiede conto delle cose dette: comprendo che, a forza di nascondersi in liste blindate, se possibile nel collegio supersicuro dell’Emilia, o in cene a Roma e Milano, il fatto di parlare con un ligure con la faccia un po’ così, di quelli abituati a parlar concreto, gli abbia provocato uno choc. Guardate il video del nostro incontro. Nessuna aggressione, nessuna trappola. Gli porgevo domande legittime dalle quali è scappato. Giudicate voi se avete tempo. Anche se mi rendo conto che vi sono cose più serie dei capricci di Orlando disabituato al confronto. E disabituato alla Liguria”.

“Mentre il San Martino è congestionato di barelle, come abbiamo visto, si cerca di buttarla in rissa – il commento in serata di Orlando – A me è capitato pochi minuti fa, e devo dire che in tanti anni di vita politica non ero mai stato così imbarazzato, stupito, sorpreso. Il mio avversario, il sindaco della città metropolitana, nelle sue funzioni, mentre è presente a una cerimonia che inaugura un’Expo, mi ha aggredito, mi ha provocato, ha cercato di buttarla in rissa. Non credo che i liguri meritino questo e non credo neanche che davvero dobbiamo scadere a questo livello da bulletti di terza media”.

“Mi spiace che il candidato Orlando si sia sentito pizzicato, forse è solo un caso di ‘troppa trasparenza’. Noi, come Orlando, organizziamo cene di finanziamento, ma senza fuggire a Milano. Il candidato Orlando non spiega perché la sua invece la fa lì, e non a Genova. Cosa nasconde, di cosa ha paura? Noi rispettiamo le regole sul finanziamento delle campagne elettorali, tracciamo ogni centesimo e, udite udite, facciamo tutto in Liguria alla luce del sole. Non ci nascondiamo, né tantomeno fuggiamo” il commento di Edoardo Rixi, segretario della Lega in Liguria. 

Anche l’ex presidente di Regione Liguria Giovanni Toti è entrato sull’argomento delle cene elettorali. “Cene di raccolta fondi a Roma e Milano, per la campagna elettorale in Liguria. Andrea scusa, ma non era più comoda Villa Lo Zerbino a Genova o un’altra sede nella Regione? Ah, forse perché se finanzia un amico del Pd a cento chilometri da Genova non c’è il conflitto di interessi che la sinistra denuncia in ogni comizio”.

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I progressisti beatificano il maliano ucciso a Verona. «Era solo un bisognoso»

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L’assessore ai Giovani: «Chiedeva cure». Col coltello? I connazionali del ragazzo protestano: «Fare giustizia». E la stampa di sinistra lo dipinge come un innocente.

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Italia

Vogliono arrestare i poliziotti

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A Verona indagano l’agente che si è difeso e beatificano l’africano che voleva ucciderlo. A Pisa finiscono sotto inchiesta 10 membri del reparto che s’è opposto alla deviazione del corteo pro Pal. E il Consiglio d’Europa accusa le nostre forze dell’ordine di razzismo.

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Italia

Lorenzo Viviani verso presidenza Parco Cinque Terre: il Parlamento approva

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Il Parlamento ha dato il primo via libera alla nomina di Lorenzo Viviani, biologo, come nuovo presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Dopo quasi due ore di audizione a Montecitorio e a Palazzo Madama, la Commissione Ambiente del Senato ha espresso parere favorevole alla proposta avanzata dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Undici membri della maggioranza hanno votato a favore, mentre l’opposizione ha scelto di non partecipare alla votazione. La conferma definitiva della nomina è prevista per domani, con il voto della Commissione Ambiente della Camera. Una volta ottenuto il consenso, Viviani potrebbe essere ufficialmente nominato già la prossima settimana.

Le priorità del Parco

Durante la sua audizione, Viviani ha delineato le priorità per il Parco, sottolineando l’importanza della tutela del territorio, della qualità delle acque e del sostegno alla pesca e all’agricoltura locale. Ha anche accennato alla necessità di gestire il fenomeno dell’overtourism, suggerendo che eventuali misure fiscali dovrebbero essere destinate esclusivamente al miglioramento dei servizi locali.

Il candidato “pescatore”

Lorenzo Viviani, 42 anni, proviene da una storica famiglia di pescatori di La Spezia e ha un passato come deputato nella Lega dal 2018 al 2022. Sostituirà Donatella Bianchi, attuale presidente e giornalista Rai. Prima di lei, il Parco era guidato dal Comandante della Marina Vittorio Alessandro. Con la sua nomina, il Parco delle Cinque Terre torna a essere gestito da un professionista con profonde radici nel territorio e un forte impegno verso la collaborazione con le comunità locali.

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